«Vanno rimodulate le detrazioni fiscali» L'economista Santoro: è l'unico intervento redistributivo in grado di abbattere le aliquote reali

29-10-2012

www.iltirreno.it        10/26/2012

MILANO (Andrea Di Stefano) - «La manovra fiscale si può modificare in modo sostanziale senza toccare i saldi». Alessandro Santoro, professore associato di scienza delle finanzeall'Università Bicocca di Milano e docente alla Bocconi ogni giorno che passa è sempre più critico con il contenuto fiscale della legge di stabilità che in queste ore è sotto il fuoco della commissione Finanze della Camera. Professore come si possono ottenere benefici simili in maniera diversa? «Innanzitutto stabilendo che l'obiettivo prioritario è evitare qualsiasi intervento sull'Iva. L'effetto recessivo sarebbe molto pesante e come abbiamo visto nei primi nove mesi di quest'anno l'incremento dell'imposta porta con sé, purtroppo, un incremento del l'evasione rendendo assolutamente non certi i risultati in termini di gettito». Ma è una raccomandazione esplicita del Fondo monetario. Possiamo fare diversamente? «Assolutamente sì. La posizione dell'Fmi è teorica e non realistica. Secondo i tecnici del Fondo l'aumento dell'Iva permetterebbe una sorta di svalutazione implicita perché i beni importati vengono penalizzati ma per ottenere questo effetto bisognerebbe agire sul taglio degli oneri contributivi, cosa che nella legge non c'è. Invece potremmo spiegare al Fondo che possiamo ottenere saldi stabili coerenti con gli impegni adottando misure più efficaci per le famiglie». Migliori dei tagli Irpef? «Senza alcun dubbio. Gli interventi sulle aliquote sono irrilevanti mentre se si agisse con una rimodulazione delle detrazioni si potrebbero ottenere due obiettivi importanti: evitare l'innalzamento dell'Iva e ridurre la pressione fiscale sui redditi medio bassi». Possiamo fare un esempio? «Oggi se faccio un’ora di straordinario vengo penalizzato da un'aliquota marginale alta perché le detrazioni agiscono solo sullo scaglione base e scendono rapidamente più il reddito aumenta. Se abbasso la detrazione anche solo dell'1% e rendo meno veloce l'abbassamento delle detrazioni libero reddito abbassando il prelievo». Spieghi meglio... «Il professor Paladini ha appena pubblicato dati incontrovertibili: per esempio un lavoratore single ha, da 8.000 a 28.000 euro, praticamente un'unica aliquota leggermente superiore al 30% (per la precisione 30,17% fino a 15.000 e 30,34% dopo). Riducendo la detrazione da 1.840 a 1.760 (cioè dell'uno per cento di 8.000) e rendendo più lineare la discesa, l'effetto sarebbe quello di ridurre la prima aliquota effettiva (fino a 15.000) da 30,17 a 25,74, quindi più di quattro punti, mentre la seconda scenderebbe di meno (29,74). Con la proposta del governo la diminuzione delle due aliquote marginali effettive è di un solo punto».